Senologia

Senologia

Visita senologica

La visita senologica va sempre integrata all’esame strumentale perché consente di identificare anche le lesioni periferiche che potrebbero non essere visibili durante la mammografia (ad esempio nei punti anatomici vicino allo sterno e del solco mammario), valutando anche l’esistenza di possibili secrezioni dai capezzoli.

Come si svolge

La paziente da seduta è osservata in diverse condizioni: con le braccia sollevate sopra la testa, con gli arti superiori tesi in avanti ed il busto flesso e mentre eserciti una pressione delle mani sui fianchi.  Il medico analizza la forma, le dimensioni, la simmetria ed il profilo di entrambe le mammelle, valuta la cute (colore, edema, retrazione, tumefazione) ed il capezzolo (retrazione, deviazione e presenza di eventuali escoriazioni).

Nella fase della palpazione si visitano entrambe le mammelle, i prolungamenti ascellari, i cavi ascellari, i solchi sottomammari, le fosse sopra e sottoclaveari. In questa fase la paziente è esaminata prima da seduta e successivamente nella posizione supina. Inizialmente il medico usa solo la punta delle dita, per poter rilevare eventuali variazioni di temperatura della cute e la presenza di edema. Successivamente impiega per la palpazione tutta la mano, a piatto, per una valutazione più fine.

Qualora ci si trovi di fronte ad una tumefazione, bisogna definirne la forma, le dimensioni, i margini, la consistenza, la mobilità rispetto ai piani profondi ed ai tessuti circostanti e l’eventuale dolorabilità.

La visita viene completata con la palpazione del capezzolo e dell’areola, per la valutazione di ispessimenti e/o nodularità. Con una delicata spremitura del capezzolo si può mettere in evidenza un’eventuale secrezione.

mammografo 3D Hologic Ditonno Bari 

Mammografia 3D

 

Cos’è la mammografia 3D

La mammografia 3D con tomosintesi è una tecnica diagnostica digitale tridimensionale.
Le immagini, acquisite da diverse angolature, sono stratificate e successivamente vengono ricostruite e visualizzate in 3D. Tutto questo è un grande vantaggio nello studio delle mammelle che possono così essere analizzate in dettaglio, eliminando le sovrapposizioni delle immagini, e svelando quelle lesioni che altrimenti potrebbero essere mascherate.

La radiografia viene ottenuta con diverse proiezioni in sequenza tramite il movimento del tubo per un determinato arco di tempo; questi strati, poi assemblati, ricostruiscono l’immagine della mammella nella sua completezza.
Rimane invariato il tempo di esposizione e, l’aumento della dose assorbita, è trascurabile. Il risultato finale della mammografia 3D con tomosintesi è che aumenta l’accuratezza diagnostica in quanto riesce a individuare lesioni che potrebbero risultare meno visibili con la mammografia tradizionale. La mammografia 3D con tomosintesi è l’indagine più indicata per la diagnosi precoce del tumore al seno.

A chi si rivolge.

La mammografia è rivolta alle donne dai 40 ai 69 anni, fascia di popolazione femminile maggiormente colpita da tumore al seno. La fase di prevenzione può oggi partire dai 35 anni nei casi di familiarità di primo grado che vedono coinvolte 2 o più persone del nucleo familiare.

Come si svolge

La mammografia 3D con tomosintesi viene eseguita posizionando la mammella su un piano di appoggio e applicando una leggera compressione. La tecnica di esecuzione è quella della mammografia digitale, ovvero si effettuano 4 esposizioni tramite un movimento oscillante del tubo radiogeno. Le immagini acquisite vengono poi elaborate per essere visualizzate su monitor di lettura dedicati chiamati workstation. L’esame mammografico 3D con tomosintesi non richiede nessuna preparazione specifica.

Ecografia senologica Ditonno Bari

Ecografia mammaria

 

Cos’è  l’ecografia mammaria

L’ecografia permette uno studio mirato in corrispondenza della lesione sospetta (noduli, distorsioni strutturali). In assenza di sintomi è consigliato effettuare un esame ecografico verso i 30 anni per ottenere informazioni sulla struttura anatomica della mammella e suggerire esami di controllo personalizzati.

Come si svolge

Il senologo dopo aver steso uno strato di gel trasparente, dalla funzione di conduttore in grado di favorire la trasmissione degli ultrasuoni, sul seno, passa una sonda sulla cute, effettuando scansioni perpendicolari e a raggiera.

Il tutto in modo completamente indolore e veloce: questa metodica diagnostica, oltre a non implicare nessuna preparazione particolare, non è invasiva, non comporta nessun tipo di radiazione ionizzante, e, di conseguenza, non prevede nessun rischio per la salute.