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La visita urologica
La visita urologica consiste nella valutazione del basso addome e della zona genitale esterna. Fondamentale importanza ancora ai giorni nostri è l’esecuzione dell’esplorazione rettale (palpazione della prostata dal canale rettale introducendo il dito indice coperto dal guanto di lattice). Questo esame permette in maniera rapida all’urologo di conoscere la grandezza della ghiandola, la presenza di eventuali aree di consistenza aumentata riferibili alla presenza di neoplasie maligne e nei giovani la presenza di ghiandola dolenti e “calde” riferibili a infiammazioni in atto (prostatiti). Esame delle urine, uroflussimetria, ecografie dell’apparato urinario/genitale e determinazione del PSA nel sangue sono utili complementi alla visita e vengono eventualmente richiesti dall’urologo che ne valuterà gli esiti successivamente insieme al paziente. Per un’efficace prevenzione delle malattie della prostata è consigliabile che i maschi di età superiore a 50 anni si sottopongano almeno una volta l’anno a una visita urologica.
Che cos’è l’uroflussometria
L’uroflussometria è un esame funzionale, di facile esecuzione, non invasivo e facilmente ripetibile. Fornisce fondamentali informazioni sui valori di flusso prodotti dalla vescica di un paziente.
Il paziente viene invitato ad urinare in un apposito strumento in grado di registrare alcuni parametri minzionali, quali la velocità del flusso di urina e il volume vuotato. In regime ambulatoriale si eseguono uroflussometrie di routine in tutti i pazienti affetti da ipertrofia prostatica associata a sintomatologia a carico del basso apparato urinario. Più in generale, l’esame si esegue in tutti i pazienti con un sospetto di patologia ostruttiva (stenosi uretrale, calcolosi ecc.) o di malattia funzionale non ostruttiva del basso apparato escretore.
L’uroflussometria permette una valutazione generale dello stato di salute del basso apparato urinario, ma non permette sempre di discriminare specifiche situazioni. Può essere talora necessario completare la valutazione funzionale dell’apparato urinario attraverso l’esecuzione di un esame urodinamico completo.
Per una migliore valutazione dello stato di salute del tratto urinario, spesso l’esame uroflussometrico viene completato con una valutazione del volume di urina persistente in vescica al termine della minzione. Tale volume viene misurato attraverso una ecografia.
Che cos’è un ecografia urologica
L’ecografia o ecotomografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio della trasmissione delle onde ultrasonore.
La visita urologica di base consiste in un ecografia dell’apparato urinario non invasivo, per valutare: calcoli con dilatazione dell’apparato calico pielico (rene), di masse renali, del riempimento vescicale per l’esclusione di calcoli o di neoformazioni endovescicali, dello svuotamento vescicale (residuo post minzionale), e del volume prostatico. In caso di sospetto da parte dell’urologo viene richiesta un’ecografia specifica come approfondimento diagnostico di prima di accedere ad esami di seconda linea come tomografia computerizzata (Tc) o risonanza magnetica nucleare (Rmn).